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I segreti per sconfiggere le carie nei nostri bambini
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Dottoressa Cristina Santi, è possibile prevenire uno dei maggiori pericoli per la nostra bocca, vale a dire la carie?

La risposta è positiva: certo che si può. Anzi, bisogna impegnarsi molto in questo, visto che, purtroppo, non esiste ancora un vaccino contro i batteri che provocano la carie. È molto importante perciò non andare dal dentista solo quando si ha male: a quel punto potrebbe essere già troppo tardi.

Il dolore non è mai un buon segnale….

Proprio cosí. Il dolore sta ad indicare che la polpa è già stata interessata ed il dente, molto spesso, è da devitalizzare.

Quindi per non arrivare a questo punto come dobbiamo comportarci?

Le visite periodiche sono il mezzo migliore per intercettare le carie ed evitare così di ritrovarsi con situazioni di distruzione del tessuto dentale già avanzate. Sarà l’odontoiatra in base alla cariorecettività a consigliare la frequenza dei richiami.

Ma perché un dente si caria? E che cos’è la carie?

La carie non è solo una cavità o una macchia scura sul dente, ma è un attacco continuo ed attivo da parte dei batteri cariogeni, primo fra tutti Streptococco mutans. È una delle malattie infettive più diffuse al livello mondiale. Alla nascita il cavo orale del bambino è praticamente sterile: viene colonizzato attraverso la saliva degli adulti che lo accudiscono. Quindi la carie è una vera e propria malattia infettiva che non si arresta da sola, ma diventa via via sempre più grave fino all’estrema conseguenza: la perdita del dente.

È una malattia molto diffusa nella popolazione?

Molto più di quel che si crede. Basti pensare che è l’infezione cronica più comune in età pediatrica, addirittura cinque volte più comune della febbre! Colpisce i bambini di tutte le fasce d’età. Vi cito solo un dato: in Italia circa il 62% dei bambini di dodici anni è affetto da carie. Ci sono vari fattori che interagiscono con i batteri nel causare questa malattia. Fattori alimentari: una dieta troppo ricca di carboidrati e zuccheri semplici fornisce un ottimo substrato per i batteri acidogeni, cioè quelli che cominciano per primi a demineralizzare il dente. Fattori igienici: scarso o assente utilizzo dello spazzolino e del filo interdentale. Lo scarso uso di questi preziosi strumenti fa sì che sulle superfici dentali rimangano attaccati i batteri e che si formi la placca. Fattori predisponenti: ereditarietà, età, sesso, momenti particolari della vita ( gravidanza, allattamento, adolescenza ). Incidono anche alcune malattie croniche e il calo delle difese immunitarie. Infine ci sono anche Fattori genetici: forse non tutti sanno che la carie è più o meno favorita anche dal tipo e dalla quantità di saliva del singolo individuo. Insomma, come abbiamo appena visto insieme, ci sono davvero tanti fattori che la possono favorire. Quelle sopracitate sono le principali variabili che contribuiscono a rendere più debole il dente ed aumentare purtroppo il rischio carie.

Dottoressa ci sono strumenti nuovi che l’odontoiatra può usare oltre alla sua esperienza, per “scoprire” la carie quando è ancora asintomatica ed invisibile?

Sí, se parliamo di prevenzione, per fortuna le buone notizie non mancano. Anche nel campo dell’odontoiatria è molto importante sfruttare al massimo le nuove tecnologie. Grazie a una serie di dispositivi, anche di ultima generazione, l’odontoiatra è in grado di intercettare le lesioni e quindi i problemi con molta tempestività. Addirittura prima ancora che diventino visibili a occhio nudo. Il primo e decisivo aiuto viene dall’uso dei sistemi di ingrandimento, “i cosiddetti occhialini” che il dentista usa sempre durante la visita.

Quindi, se abbiamo ben capito, il segreto è andare dal dentista anche se non si ha male. Dottoressa, quando devo iniziare il percorso di controlli periodici? A che età ad esempio dobbiamo portare i nostri bambini alla loro prima visita?

Si consiglia una prima visita odontoiatrica dai due ai tre anni di età, quando il bambino ha terminato la dentizione da latte. In questa occasione è importante instaurare un rapporto tranquillo e di fiducia tra il dentista ed il piccolo paziente. In effetti, la prevenzione inizia ancora prima con l’assunzione di Fluoro consigliata dal compimento del sesto mese fino ai tre anni di vita. Solo in età scolare (cinque\sei anni) in piena “dentizione mista” , il bambino potrà essere affidato ad un Igienista per iniziare l’iter di prevenzione professionale. Prima di questo momento, saranno i genitori a doversi occupare, sia con l’esempio, sia praticamente, dell’igiene quotidiana del bambino.

E arriviamo alla comparsa dei denti permanenti….

Verso i sei anni, a volte un pò prima nelle bambine, erompono I PRIMI MOLARI PERMANENTI. La superficie masticante di questi denti è particolarmente sensibile all’attacco dei batteri cariogeni, perché non ancora perfettamente mineralizzata al momento dell’eruzione del dente. Per fortuna, da più di trent’anni, esiste la tecnica per proteggere questi denti: LA SIGILLATURA DEI SOLCHI.

È un trattamento che può provocare qualche fastidio?

No, è completamente indolore e ha un grande vantaggio: chiude questi solchi con resina fluida proteggendo per vari anni il dente.

Per saperne di più telefonare al numero 0743 275739

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